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Intendevi dire: 

Recesso contratto

ma certo che ci sono mille alternative, non è questo il punto.

la questione è la mancanza di assistenza e correttezza nei confronti del cliente che temo sia una caratteristica del sistema bancario operante in Italia dove non esistono di fatto tutele per i consumatori.

scommetto che ING in Olanda o altri paesi si comporta molto diversamente

@Lu2021 ma se tu avessi receduto dal contratto ti saresti sentito in dovere di spiegare a ING , ammesso che gli interessi , i motivi ? si  ? 

@Lu2021 

ripetendomi per l'ennesima volta, ignoro sia cosa sfugga ancora del concetto di "recesso unilaterale"(opzione adibile da entrambe le Parti) sia il perdurare dell'inutile accanimento del Cliente nel sapere il "perché", nemmeno fosse un rifiuto sentimentale in cui capire cosa non abbia funzionato potrebbe essere propedeutico per futuri e soddisfacenti rapporti.

 

Certo che ING si comporta diversamente negli altri Paesi dov'è presente, come ogni altra Multinazionale del settore, MA non è detto che il suo modus sia quello da te sperato.

 

Infine, senza entrare nel dettaglio <<del sistema bancario operante in Italia dove non esistono di fatto tutele per i consumatori>> ING ha avuto pesanti problemi sia in Olanda che in Italia (e mi fermo a questo paragone): partendo dal presupposto che il denigrare a prescindere il proprio Paese sia endemico per l'italiota medio, pensi che il sistema olandese sia al pari di quello nostrano, o viceversa?

 

Primo: Non ho pregiudizi di alcun genere. È un fatto che in Italia non esista una legislazione evoluta per la tutela dei consumatori.
Secondo: credo di avere diritto di criticare politiche commerciali come il recesso unilaterale di ING, il fatto che sia consentito e che sia lecito non vuol dire che sia una buona pratica nei confronti della clientela, le ricordo che alla base del rapporto banca/cliente è fondamentale un rapporto di fiducia, considerato che affidiamo i nostri soldi.
Terzo: avere senso critico verso multinazionali che fanno il bello e il cattivo tempo mi pare un buon esercizio di cittadinanza attiva ovviamente se non si hanno scopi personali per difendere certe posizioni.

La posizione del cliente e quella della banca non sono paragonabili in termini di potere contrattuale ovviamente.
In ogni caso se avessi fatto il recesso unilaterale e mi avessero contattato dalla banca ben volentieri avrei spiegato i motivi. Ho provato a contattare più volte ING e nessuno sa nulla...

@Lu2021 

Primo: libero di pensarlo.

Secondo: se hai il nome di qualche altra Banca che dia spiegazioni e non eserciti il recesso unilaterale, batti un colpo

Terzo: per rimanere in tema "orange", buona lotta contro i mulini a vento.

Buongiorno @Lu2021, certamente hai tutti i diritti di criticare la banca e tale diritto non credo sia in alcun modo in discussione. Credo comunque che in Italia ci siano strumenti legislativi che tutelino i consumatori, non ultimo la class action. Nel tuo caso però non comprendo quale sia il diritto da tutelare: è in essere un contratto a tempo indeterminato ed una delle parti ha ritenuto di rescinderlo. Nemmeno un matrimonio è per sempre a maggior ragione un conto in banca. Non vedo nemmeno la necessità di un intervento legislativo in materia stante il grande numero di istituti e concorrenza presente nel paese. Probabilmente il tuo conto non è economicamente conveniente per l'istituto ma non è politicamente carino dirlo
Il mio riferimento alla tutela dei consumatori era in senso generale.
In ogni caso a causa di una decisione unilaterale e non motivata mi trovo costretto a cercare un nuovo operatore, procedere a trasferire soldi, fondi titoli, carte ecc... con conseguenti costi diretti e indiretti, mancata operatività temporanea del conto, rifacimento delle domiciliazioni ecc. Ovvio quindi che mi da molto fastidio perdere tempo e soldi per una politica commerciale pessima

@Lu2021  ha scritto:
Il mio riferimento alla tutela dei consumatori era in senso generale.
In ogni caso a causa di una decisione unilaterale e non motivata mi trovo costretto a cercare un nuovo operatore, procedere a trasferire soldi, fondi titoli, carte ecc... con conseguenti costi diretti e indiretti, mancata operatività temporanea del conto, rifacimento delle domiciliazioni ecc.
>>> Tanti anni addietro, un collega, beneficiando di una vecchia convenzione "aziendale" sottoscrisse una polizza infortuni ad un prezzo irrisorio, coprente,in caso d'infortunio anche l'indennizzo della giornata media, con annesse ipotetiche indennità non maturate, oltre l'eventuale diaria da ricovero e, giocando amatorialmente a rugby, gli fu molto redditizia...

Un giorno gli arrivò la lettera di disdetta unilaterale (gli usarono la cortesia di affermare "in quanto non più loro conveniente") qualora entro tot tempo non avesse accettato una sostanziale variazione economica del premio a favore della Compagnia.

Non smise subito di giocare, ma di farsi male sì 

Segui l'esempio, non farti del male e cerca una nuova strada.

Ovvio quindi che mi da molto fastidio perdere tempo e soldi per una politica commerciale pessima

>>> Sui soldi non discuto, a parte augurarti che con la prossima Banca possa recuperarli con gli interessi.

Sul tempo, però... se quello impiegato per dannarti l'anima, leggere, postare e rispondere (più volte) fosse stato dedicato ad una ricerca di altrui e magari migliori lidi.... i 60 gg scorrono veloci ed in un periodo non augurabile (a patto che ve ne sia uno) per rimanere senza una banca d'appoggio...

 

Ovvio che ho trovato già una nuova banca.
E come milioni di sfigati risparmiatori devo soccombere di fronte a coloro che il sistema protegge nei privilegi. Non sono così ingenuo, il mio scrivere era solo una testimonianza che un minimo di consapevolezza del mondo in cui viviamo esiste ancora