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in data 31/05/2021 14:41
in data 31/05/2021 14:41
Si @REXLEX , credo anche io che i rischi non siano molti ma se ricordo bene c'è stato in passato il caso di una coop che non ha rimborsato i risparmiatori e quindi, anche se le possibilità di inolvenza sono vicine allo 0 meglio specificare il tutto (ps il link dovrebbe essere questo https://www.altroconsumo.it/finanza/investire/investimenti-alternativi/ultime-notizie/2017/09/quante...
Quanto al resto concordo solo parzialmente con te e ti spiego le motivazioni:
esiste da tempo in Italia l'anagrafe dei conti correnti detenuta dall'Amministrazione Tributaria. Pertanto ogni versamento in contanti effettuato dai contribuenti è a perfetta conoscienza del fisco che può opportunamente richiedere al contribuente conto delle operazioni effettuate. Aggiungi a questo che il sistema tributario italiano è spesso basato sulle cosidette "presunzioni"; nel caso del denaro versato ad esempio il fisco presume che sia frutto di reddito salvo prova contraria del contribuente. Si verifica così l'inversione dell'onere della prova: a differenza del sistema penale in cui è lo Stato a dover provare la colpevolezza di un soggetto per l'Agenzia delle Entrate è il contribuente a dover dimostrare di non aver evaso.
Partendo da questo quadro giuridico estremamente favorevole all'amministrazione finanziaria (non è un giudizio ma la fotografia della realtà) non si comprende il perchè non debba essere garantita ai cittadini la possibilità di effettuare operazioni di versamento (peraltro in nessun modo vietate dalla norma): se il contribuente non potrà giustificare le somme l'amministrazione avrà un buon gioco a recuperare quianto ritenuto, a ragione o torto, evaso.
In linea di massima ritengo che nessun evasore (e come dici tu ne esistono tanti) con un po' di cervello in zucca versi il frutto del proprio furto (perchè è di questo che si tratta) su un conto bancario.
Cosa ne pensi @Gabriele ?
in data 31/05/2021 14:59
in data 31/05/2021 14:59
in data 31/05/2021 15:30
in data 31/05/2021 15:30
31/05/2021 16:02 - modificato 31/05/2021 16:08
31/05/2021 16:02 - modificato 31/05/2021 16:08
@MIRKOSARA : interessante il link di Altroconsumo sulle Coop, sorprendente soprattutto il titolo "più finanza che carrello"; dunque, le coop sono in attivo grazie alla raccolta del prestito sociale e non per gli utili dei supermercati! Per evitare rischi di fallimento, le varie coop dovrebbero "garantirsi" a vicenda: non vedo altre soluzioni.
@REXLEX : concordo sul fatto che talora c'è coda agli uffici Coop; dipende dalle operatrici, che qualche volta si allontanano [a far la spesa o per cavoli loro, magari a inizio o fine turno], altre volte si dilungano in chiacchiere e lungaggini, reclamizzano coop-voce, invitano a votare per il rinnovo del direttivo, etc. Ma c'è il modo di far le proprie rimostranze in maniera soft: basta ironizzare vicino al vetro scorrevole, che non ottunde del tutto le imprecazioni, facendo finta di parlar con se stessi; l'interessata sente e si dà una mossa: tu puoi sempre negare, dire che non ce l'avevi con lei, cavartela con una battuta del tipo "a buon intenditore..." ;-)
31/05/2021 16:24 - modificato 31/05/2021 16:27
31/05/2021 16:24 - modificato 31/05/2021 16:27
@REXLEX a mio parere il problema non è da ricercare nella convinzione del carrozziere di farla franca: se i soldi ricevuti a nero dai suoi altri clienti vengono versati in conto, l'amministrazione finanziaria ha il modo di colpirlo (e gli avvisi iniziano a vedersi) Dalle fatture elettroniche infatti l'AdE è in grado di comprendere quanto l'artigiano possa aver incassato per contanti. Il dato può essere incrociato con i versamenti e con gli altri redditi eventualmente dichiarati (fitti o altro).
Parte dunque una richiesta di giustificazione che il contribuente potrà fornire in modo esclusivamente documentale (scontrini di vincite documentazione di vendita beni propri etc). Ove tali giustificazioni non siano ritenute valide parte l'avviso di accertamento.
Su queste basi che senso ha bloccare i versamenti bancari se anzi possono costituire un indizio di evasione?
E poi: non potrebbe un contribuente percepire un canone di locazione per contanti su un contratto registrato e dichiarato e versarlo presso un istituto di credito dal momento che non esiste una Legge che lo vieti?
O un supermercato che incassi ingenti somme di denaro legittimamente comunicate attraverso i corrispettivi telematici perchè dovrebbe tenerli sotto il materasso?
Mi sa che comunque stiamo finendo off topics anche se il confronto è gradevole
31/05/2021 17:10 - modificato 31/05/2021 17:11
31/05/2021 17:10 - modificato 31/05/2021 17:11
@MIRKOSARA io non sono nella situazione di misurarmi con il 'nero'. Ma se lo fossi sicuramente avrei aguzzato l'ingegno sul 'che fare' dei contanti. E ribadisco che la categoria dei lavoratori autonomi non mi sembra al momento annichilita dalle procedure e dai controlli sino ad oggi messi in atto seppur rappresentino qualcosa. Spero , come fatto in altri paesi , che si individuino meccanismi tali per cui l'interesse del cittadino confligga in maniera netta / concreta / immediatamente percepibile con quella dell'evasore. E secondo me il cashback è stato un segnale incoraggiante ad andare avanti anche su questa strada.
in data 31/05/2021 20:03
in data 31/05/2021 20:03
@REXLEX ha scritto:
@MIRKOSARA io non sono nella situazione di misurarmi con il 'nero'. Ma se lo fossi sicuramente avrei aguzzato l'ingegno sul 'che fare' dei contanti.
Certo, e da persona intelligente quale sei sicuramente non avresti certo fatto l'errore di versarli sul conto corrente;
@REXLEX ha scritto:
E ribadisco che la categoria dei lavoratori autonomi non mi sembra al momento annichilita dalle procedure e dai controlli sino ad oggi messi in atto seppur rappresentino qualcosa.
I controlli bancari stanno perfezionandosi; a breve vedrai dei risultati ( e non necessariamente nel senso dell'equità)
@REXLEX ha scritto:
Spero , come fatto in altri paesi , che si individuino meccanismi tali per cui l'interesse del cittadino confligga in maniera netta / concreta / immediatamente percepibile con quella dell'evasore. E secondo me il cashback è stato un segnale incoraggiante ad andare avanti anche su questa strada
caro Rexlex, io credo che il problema sia culturale, pittosto che tecnico: possiamo permettere ai cittadini di detrarsi le spese come in America ma se il commerciante infedele riconosce al cliente uno sconto maggiore di quello concesso dallo Stato ed il cittadino accetta la cosa serve a poco oltre ad avere un costo per la collettività.
Bisognerebbe convincere i cittadini che cio che versano è per il loro stesso bene e serve a garantire a tutti un'assistenza sanitaria, un walfare che, pur spuntato dai tagli degli ultimi decenni, è comunque tra i migliori del mondo.
Senza cultura del bene comune ci sarà sempre qualcuno che sgarrerà.
in data 31/05/2021 20:29
in data 31/05/2021 20:29
in data 31/05/2021 21:57
in data 31/05/2021 21:57
Sì, @MIRKOSARA, confermo che il Sistema investigativo del Fisco si basi in massima parte su presunzioni, via via definite in vario modo (legali, semplici, semplicissime, ecc.) a seconda dello stato dei fatti.
Qualche giorno fa @REXLEX citava certe categorie notoriamente ignote al Fisco come "portatori (in)sani di contante": non è proprio così, ma andare ad investigare sugli usi e costumi di 60 milioni di Contribuenti è praticamente impossibile, salvo partire dalle citate "presunzioni" che, l'arcana locuzione dell'inversione dell'onere della prova renda praticamente come "sparare sulla Croce Rossa".
Detto ciò, per andare sul generico: ING non è una Banca per Tanti: disoccupati, de-tecnolcizzati, monobancari e...amanti dei con-tanti.
Giocando coi numeri, io appartenente ad 1 categoria su 4 delle predette ed essendo Cliente di 5 Istituti... non mi preoccupo.
Saluti
31/05/2021 22:29 - modificato 31/05/2021 22:31
31/05/2021 22:29 - modificato 31/05/2021 22:31