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Sui pignoramenti

Per chi dovesse essere interessato all'argomento:
La Legge italiana ( art. 545, commi 7-8 c.p.c ) prevede l'impignorabilita' di un importo pari a tre volte l'assegno sociale per le somme presenti sul conto derivanti da redditi di lavoro dipendente. Questo significa che per fruire di questo "beneficio" il conto corrente deve essere stato alimentato nei periodi precedenti da stipendi o pensioni. Inoltre la cosa non è necessariamente automatica: se gli emolumenti non sono stati versati con causale 27 (salari) la banca probabilmente non li riconoscerà come tali e non applicherà la soglia di esenzione. Infine una sentenza della Cassazione prevede che soglia analoga possa essere estesa anche ai percettori di reddito di impresa o professionale; in tal caso comunque non ci sarà alcun automatismo e l'esenzione dovrà essere richiesta giudizialmente. Come è facile intuire non è semplice o automatico, in questi casi, comprendere le proprie o altrui ragioni. Per coloro che dovessero trovarsi in questa situazione consiglio la consulenza di un Professionista del settore (legale o commercialista). A poco serve sfogarsi in modi diversi. Per approfondire: https://www.avvocatorecuperocrediti.it/il-pignoramento-del-conto-corrente/ articolo a mio modesto parere scritto molto bene.
6 RISPOSTE 6

Carissimo Amico @MIRKOSARA, grazie della puntuale, precisa e preziosa informazione.

 

Sarebbe un vero paradosso se, dopo sfoghi <<in modi diversi>>, esposti e denunce, un recente caso tematico si sarebbe potuto risolvere con una "semplice" richiesta giudiziale dell'esenzione dal blocco della prevista cifra...

 

Chissà, se tu avessi inserito questo commento giovedì o venerdì come sarebbe evoluta una certa situazione...

 

Buona domenica!

Carissimi Guru ,
probabilmente la lingua italiana ha per voi ancora aspetti sconosciuti. Lo sfogare 'in modi diversi' con tanto di virgolettato non è certo scarturito in capo al pignoramento che non ho mai contestato ed al quale non mi posso sottrarre, sebbene negativo per incapienza, ma esclusivamente sul illecito blocco dell'operatività del conto e non delle sole somme. Infatti l'atto di pignoramento ordina al terzo di versare le somme a credito entro 60 gg dalla notifica e precisa anche che le somme relative all'art 545 comma ottavo e art. 72 ter del D.P.R. 602/1973 non sono pignorabili! Se poi può esserci un dubbio circa le somme derivanti da lavoro autonomo non ce ne può essere alcuno circa il limite di 3 volte l'assegno sociale che coinvolge le somme in generale. Comunque l'atto non prescrive nulla in merito alla operatività del conto. Infatti la mia premura era di fare trovare un saldo sufficiente per coprire le spese della carta di credito ed anche quello non mi è possibile fare. Io ho debiti con l'erario ee non con la/le banche e non ne voglio avere. 

@Marcoj65, non sono il Giudice che si pronuncerà sulle tue lagnanze ne il legale che ti difenderà. Non potrei peraltro esprimere un parere professionale senza leggere la documentazione. Ho affrontato il discorso in generale per dare una serie di informazioni a chi dovesse trovarsi in situazioni simili alla tua e per fare capire che chi legge non può formulare facili giudizi, peraltro sulla base di quanto asserisce una parte a scapito dell'altra ( che non può comunicare le proprie ragioni per motivi di privacy ). Essendoci comunque sistemi legali per fare valere le tue asserite ragioni è lecito ritenere che la motivazione che ti spinge a reiterare una serie di rimostranze sia semplicemente quella di creare un danno d'immagine all'istituto. Un'ultima cosa: scusa se ho commesso qualche errore nell'esposizione ma la lingua italiana ha ancora aspetti sconosciuti😂😂😂

Egregio Mirkosara la sua esposizione, benchè se ne sia piccato è assai imprecisa. Lei stesso tuttavia ha indicato un articolo che lei ritiene 'ben scritto' che teestualmente recita:
'Il terzo pignorato è dunque obbligato a custodire solo ciò che eccede il triplo dell’assegno sociale presente sul c/c alla data del pignoramento e a consentire al correntista/debitore il prelievo del c.d. “tesoretto” al fine di garantire i mezzi adeguati a soddisfare le primarie esigenze di vita che potrebbero essere precluse da un prelievo integrale del c/c. '
Ne consegue che il blocco del conto corrente è semplicemnte illecito e rappresenta un abuso. tra l'altro è ben specificato (ribadisco a scanzo di misunderstanding) : "Il terzo pignorato è dunque obbligato a custodire solo ciò che eccede il triplo dell’assegno sociale presente sul c/c alla data del pignoramento e a consentire al correntista/debitore il prelievo del c.d. “tesoretto” al fine di garantire i mezzi adeguati a soddisfare le primarie esigenze di vita che potrebbero essere precluse da un prelievo integrale del c/c. "
Non credo che ci sia altro da ggiungere;  come vede le zone oscure della lingua italiana sono molteplici specie da parte di chi sosiene una tesi e consiglia un articolo che dimostra proprio l'opposto.

La trovo comunque più preparato del GURU Troll Gabriele cui le consiglio di dare qualche lezione urgente. 

;-D

@Marcoj65 se legge bene quanto scritto nel primo intervento si accorgerà che è coerente con quanto prevede la legge. Volevo inoltre rassicurala: non sono piccato ma solo divertito per aver ricevuto una votazione a distanza di qualche anno dal termine del mio percorso di studi. Non intendo poi continuare il confronto giuridico sia perché come detto non conosco la sua specifica situazione ( se non per quanto da Lei riferito) sia perché convinto che le prestazioni professionali (salvo casi specifici) debbano essere remunerate. Noto invece che nulla ha avuto da eccepire in riferimento al mio secondo intervento. Le chiedo scusa se non risponderò ulteriormente ma vorrei godermi la domenica piuttosto che alimentare inutile polemica
@Marcoj65 se legge bene quanto scritto nel primo intervento si accorgerà che è coerente con quanto prevede la legge. Volevo inoltre rassicurala: non sono piccato ma solo divertito per aver ricevuto una votazione a distanza di qualche anno dal termine del mio percorso di studi. Non intendo poi continuare il confronto giuridico sia perché come detto non conosco la sua specifica situazione ( se non per quanto da Lei riferito) sia perché convinto che le prestazioni professionali (salvo casi specifici) debbano essere remunerate. Noto invece che nulla ha avuto da eccepire in riferimento al mio secondo intervento. Le chiedo scusa se non risponderò ulteriormente ma vorrei godermi la domenica piuttosto che alimentare inutile polemica. Le auguro una buona domenica.