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accesso

Vedo che siamo in tanti a trovare contorta la procedura d'accesso al sito da computer, e personalmente la trovo stupidamente complicata. Io capisco le esigenze di sicurezza, ma le altre banche ti mandano un codice via SMS e stop. Con ING - soltanto per poter accedere, ed anche se non ne hai strettamente bisogno - DEVI installare una app da 100 Mb, che non è poco in cellulari che non hanno memorie esagerate e sono già pieni. Oltretutto è abbastanza contorto e scomodo anche accreditarsi sulla app (quasi sempre mi tocca attendere l'aggiornamento della app) che prima di autorizzare l'accesso al PC, talora si blocca. Se poi te ne stanchi e vuoi disattivare il token per passare al servizio con i messaggi OTP, non puoi farlo semplicemente dal sito in cui ti hanno fatto entrare a fatica per essere sicuri che sei proprio tu. No: devi per altra via mandare una email con firma autografa e carta di identità allegata..... Quindi malgrado tutto, dal sito non si è ancora sicuri dell'identità del titolare? Questo per dire quanto sia sconosciuto ad ING il concetto di "user friendly" ed invece familiare quello di inutile complicazione. Alla fine il risultato è che oltre alla maggior relativa sicurezza, hai anche un maggior numero di persone che nel sito c'entrano il meno possibile.

7 RISPOSTE 7

Mi spiegate com'è che fanno le altre banche, che usano un semplice OTP via SMS ? Voi invece - solo per accedere - COSTRINGETE ad installare una app anche se non se  ne ha bisogno, ed anche lì con un sistema contorto. Un'app che oltretutto è anche pesante 100 Mb: i cellulari hanno delle memorie limitate, non si possono caricare tutte le app del mondo. Tanto più se non servono (il conto io lo guardo al PC, non al telefono).

E quando mai ING ha semplificato negli ultimi anni? Aveva introdotto per prima un conto online, molto snello, e con successo. Da lì in poi è stato un continuo perdere punti.

Io ho mantenuto l'accesso tramite SMS/OTP e, seppur fosse inutilmente macchinoso, mi dispiace che lo abbiano tolto anche per postare sulla Community.... forse gli sono cominciato a costare troppo Smiley LOL

 

Essendo ING, per esposizione, la 5ª di 5 Banche di cui io sia Cliente, utilizzo l'area riservata più per identificare percorsi e documenti da indicare ai querenti sul forum che per servizi bancari, ma credo che chi - soprattutto quelli in regime di monogamia bancaria - abbia bisogno di operazioni dispositive e consultazioni vi acceda comunque Smiley Strizza l'occhio

 

A margine, riferendomi al tuo ulteriore commento (poi unificato in questo blocco dai Mod), prima di ING esisteva già un C/C on line "costruito intorno a te" ed il CCA, più che <<snello>> era, ed è ancora, "scarno".

Ciao @fliesen,
ho letto i tuoi messaggi, che riunisco in questa conversazione, e pur comprendendo le tue osservazioni, vorrei precisare innanzitutto che l’attuale modalità di autenticazione per l’accesso all’area riservata e per l’autorizzazione delle operazioni è in linea con la Strong Customer Authentication (Autenticazione Forte del Cliente), il nuovo standard di sicurezza, introdotto dalla Direttiva PSD2, obbligatorio dallo scorso 14 settembre 2019.


A partire da questa data i clienti potevano scegliere se attivare il Token su APP o di utilizzare il servizio SMS OTP al costo di 50 cent al mese, come modalità di riconoscimento e autenticazione delle operazioni.


Mi spiace che la tua esperienza con la nostra APP non sia stata soddisfacente. Ti ringrazio per averla condivisa qui in Community, in quanto ci consente di trarre utili spunti, che abbiamo inoltrato ai responsabili del servizio nell’ottica di miglioramento della sua funzionalità.


Buon pomeriggio,
AnnaMaria_ING

 

Salve @fliesen il problema già discusso più volte in questa Comunity, quindi molto ben a conoscenza da parte di ING.

Nonostante i notevoli miglioramenti del servizio bancario che ING ha apportato negli ultimi tempi e sono davvero apprezzabili, la app è "rimasta indietro" lo dimostra il fatto che tramite app non è possibile effettuare tutte le operazioni come invece disponibili via web.

 

La direttiva sulla sicurezza entrata in vigore a Settembre 2019 prevede autenticazioni "rinforzate" e siamo tutti d'accordo, la sicurezza è indispensabile ed è giustissimo che ING la applichi a tutela dei Clienti e propria

 

Cio che non si riesce a capire e che come mai pagando un canone, della direttiva si possa tranquillamente farne a meno, mentre senza canone la direttiva viene giustamente applicata, ma con molte più complicazioni a discapito dell'utente.

Ciao @Whitestar,

in linea di principio concordo con il tuo pensiero fino al penultimo capoverso.

 

Non trovo corretto - o forse mi sfugge solamente cosa tu abbia voluto intendere - asserire che <<pagando un canone, della direttiva si possa tranquillamente farne a meno>>.

 

Il canone per il servizio SMS/OTP, terzo livello di autenticazione del Cliente (quello che si è, quello che si sa, quello che si ha), a mio parere ottempera pienamente alla Direttiva.

 

Il pagamento del servizio - che, per inciso, mi ha *sempre* funzionato! - lo interpreto come una disincentivazione di tale modalità suggerendo implicitamente di indirizzarsi verso il Token, tanto più economico per ING quanto spesso infernale per il Cliente.

Gentile @Gabriele siamo tra i più antichi Clienti di ING, ormai ti leggo da tantissimo tempo, anche se i miei interventi sono piuttosto rari, leggo per imparare.

 

Non penso ti sia sfuggito il celato contenuto dell'ultimo paragrafo, effettivamente credo anch'io che il canone sia utilizzato per incentivare il token e viceversa disincentivare OTP, considera che a oggi gli SMS vengono venduti "a pacchetto" e il singolo costo per msg è pari o inferiore a 0,000..... costa molto di più (in termini di denaro e energia) il lavoro del server per elaborare il token piuttosto che un sms!

Senza contare l'impareggiabile potenza di penetrazione di un sms verso l'utente rispetto a una notifica che richiede apparati più sofisticati di ricezione (smart e tablet) oltre a importanti risorse di rete dati, vedi angoscia da "no rete".

 

Ciò che fa pensare è il fatto che pagando 0,50/m l'accesso è semplificato, altrimenti molto meno.

 

Effettivamente di senso l'ultimo paragrafo ne ha poco, ma comunque porta a riflettere sulla motivazione della sussistenza di due procedure, una delle quali più semplice a pagamento (fornita gratuitamente rispettando la Legge anche da altre piattaforme) e un'altra più complessa che poco aggiunge al sitema di sicurezza di identificazione.

 

Tanto c'è ben poco da dire ancora sul token "il dado è tratto" e difficilmente cambierà qualcosa a breve, in realtà mi disturba l'obbligata dipendenza da smartphone, quando i costruttori di phone decideranno di darci i dispostivi (o non darceli) con il sistema operativo che vogliono loro, che controlla tutto e tutti (anche gli accessi bancari e banche) allora forse ci si potrà rendere conto che è troppo tardi.

Naturalmente in tutto questo discorso ING non c'entra, fa comunque bene il suo lavoro ed è anch'essa "costretta alle imposizioni" delle varie strategie di chi produce i terminali e le reti.

Il compito di prevenire queste "dittature tecnologiche" dovrebbe venire dalla CE, ma stiamo ancora aspettando...