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05/07/2020 09:03 - modificato 06/07/2020 16:31
05/07/2020 09:03 - modificato 06/07/2020 16:31
Se è abbastanza immediato il computo del rendimento di un BTP acquistato in fase di emissione diverso è il caso in cui si acquisti un BTP a libero mercato in un momento successivo .
Vediamo come si calcola e come esempio prendiamo il caso del BTP a 40 anni ( Isin IT0004923998 ) che offre una cedola d'altri tempi del 4,75%.
Verifichiamo quale sia il suo rendimento reale .
Questo titolo si acquista oggi a 151 quindi per acquistarne 1.000 eu nominali spenderete 1.510 eu ( + le commissioni ).
Questo significa che la cedola effettiva una volta rapportata all'investimento monetario sia più bassa di quella nominale scendendo al 3,15% ( 4,75/151 )
Al netto della tassazione del 12,5% risulta pari al 2,75% ( 3,15/100*87,5 ) ( 87,5 = 100-12,5 )
Visto che a scadenza riavreste indietro 1.000 eu nominali ma lo avete pagato 1.510 eu la perdita sarebbe del 33,77% ( 1000/15,1 = 66,23 --> 100-66,23= 33,77% )
Spalmando questo dato sui 24,16 anni di vita residua del titolo ( 24 anni e 2 mesi perché scade a settembre 44 ) si ottiene un 1,40% ( minor rendimento lordo medio annuo ).
Poiché questa minusvalenza è compensabile con le plusvalenze maturate (*) nei 5 anni ( 1 anno di realizzo + 4 ) successivi quel 1,40% si riduce al 1,22% ( 1,40/100*87,5 )
Sottraendo questa percentuale al suddetto 2,75% ( 2,75 -1,22) si ottiene 1,53% che è il rendimento netto del BTP nonostante nominalmente paghi il 4,75%.
Quanto sopra considerando di mantenere il titolo sino a scadenza , se fosse venduto prima subirebbe l'alee del mercato ( si ricorda che l'aumento dello spread comporta perdite di valore dei BTP ).
Morale :
1) acquistando BTP non in fase di emissione bisogna fare due conti e non farsi depistare dall'alta cedola
2) chi pensa che il mondo dei titoli di stato sia più facile di quello azionario...si sbaglia. Sono solo diverse le variabili.
(*) se ve ne sono , nel caso si ipotizza di si
in data 06/07/2020 15:51