A proposito di topoldo

Salve a tutti/e. Non sono un grandissimo utilizzatore di carte di credito, ma - specie per certi tipi di spese - ritengo questa forma di pagamento molto utile e la utilizzo. Avendo vincolato la mia VISA al rinnovo settimanale del pagamento di un quotidiano online che scade ogni domenica, sabato ho deciso di effettuare lo switch verso la Mastercard anche perché pensavo di non avere alcun altro pagamento pendente. Per l'attivazione non ho avuto problemi di sorta, né ho avuto problemi con il successivo cambio di PIN che ho adeguato alle mie necessità. Purtroppo però, poi mi sono accorto che avevo pendente un pagamento con la precedente carta di credito e sono qui ad esporre i temini della questione per vedere se ciò può costituire un problema o no. Ho acquistato infatti della merce in internet da una azienda (che non è Amazon!) che addebita il pagamento nel momento in cui spedisce la merce. L'invio è avvenuto il 14/11 ma fino a mezz'ora fa sul mio conto ING non è ancora comparso nulla a tal proposito sotto la voce della vecchia carta VISA. D'altronde avevo compiuto un'altra operazione sempre con la stessa ditta alla fine di ottoibre che mi aveva spedito la merce il 31/10. In tal caso su ING sulla lista dei miei movimenti relativi alla cdC, la data dell'operazione risultava il 31/10 ma la registrazione dell'operazione risultava il 5/11. Ho chiamato il call center dell'azienda fornitrice che mi ha confermato che e loro risulta che il pagamento è stato effettuato il 14/11. E' quindi solo ING che non ancora registrato l'operazione e non dovrei avere problemi? Oppure il fatto che non sia stato ancora registrato e che io nel frattempo (sabato 17/11) abbia disattivato la VISA e sia passato a Mastercard potrà crearmi dei problemi? Grazie in anticipo a chiunque potrà/saprà darmi eventuali risposte in merito.   Topoldo ... Mostra altro

@Gabriele  ha scritto: > Caro @topoldo, leggi bene. > Gli alert di cui puoi scegliere le tre modalità (push, SMS/20 cents, e-mail) inerenti la Credito riguardano > l'addebito mensile, NON le spese a + 50 euro.   E' vero! Mi cospargo il capo di cenere anche se siamo distanti dal relativo mercoledi'! Ma sai, la fobia dei cavilli... Topoldo ... Mostra altro

@Gabriele Caro Gabriele, colgo l'occasione fornta da questo thread che e' quanto meno "hot" per consultarti in quanto "guru" del forum e in quanto apprezzo le tue risposte spesso intrise di fine umorismo, nonche' e sopattutto (in questo caso) come cliente di numerose banche. Detto questo (violini in concerto...) passo al dunque. Come forse ricordi da certi miei interventi precedenti, per ING io sono ancora un neo-cliente (gennaio 2017) e come tale sono stato graziato (almeno per il momento) dall'operazione che definirei "Atlantide" (con rifermento ad operazione simile messa in atto a suo tempo da da Wind in telefonia) con affossamento di alcuni principi-cardine sui quali si e' basato il successo di ING. Oltre a vituperare, come gia' affermato in un post precedente, la speciosa differenziazione fra clienti di "serie A" e di "serie B" (al pari di quanto avviene nel caso di contratti di telefonia, acqua, gas, luce  ecc...) mi pongo un problema per cosi' dire "filosofico". Il passaggio da un operatore ad un altro di telefonia, in linea di massima, risulta abbastanza semplice; quello da un operatore nel settore energetico ad un altro e' gia' piu' complesso o, quanto meno, richiede tempi piu' lunghi e un minimo di attenzione nel seguirne gli sviluppi. Ma il salto della quaglia da una banca ad un'altra, IMHO, e' davvero complesso anche, e forse soprattutto, per chi come me (e mia moglie) fa un uso abbastanza limitato dei servizi bancari. In particolare spostare l'addebito di varie utenze (luce, acqua, gas, telefono ecc...) allo stato attuale in cui le banche non aiutano di certo per farsene carico e le aziende fornitrici dei servizi egualmente ti dicono "arrangiati", risulta oneroso per il tempo che ci si deve dedicare e per l'attenzione che bisogna porvi (per non parlare dell'addebito dell'iscrizione all'ordine professionale che - almeno nel mio caso - sembra sia un affare di stato in quanto non risulta possibile avere alcuna informazione in merito dagli uffici competenti che oltre tutto sul sito non mettono a disposizione manco uno straccio di modulo in pdf per il cambio dell'istituto di credito su cui addebitare l'importo!) Infine la carta di credito che in genere uno puo' avere gratuitamente (o a canone ridotto) solo se versa lo stipendio nella stessa banca che te la da'. Per tutti questi motivi il cambio di banca, IMHO, se non e' fortemente motivato da cospicui disservizi subiti, risulta piu' oneroso, se non economicamente, quanto meno come investimento di tempo necessario rispetto al pagamento dei balzelli che ci vengono propinati d'improvviso. Tu (ed e' per questo che mi rivolgo in particolare a te e non ad altri guru) hai risolto, se ho ben capito, tenendo in piedi rapporti con diversi instituti di credito, ma lo hai fatto, presumo, perche' la tua professione, da quanto ho capito, gravita in tale ambito (amministrativo di qualche ente pubblico, o mi sbaglio?). Ma per chi, come me, ha scelto una banca online proprio per ridurre al minimo il tempo da dedicare a queste cose (e gia' facendo cosi' mi sembra di perderne tanto di tempo, anche se fortunatamente lo faccio di sera da casa mia invece di guardare le boiate che ci propinano le varie TV e non durante il giorno a scapito del mio lavoro come avviene nel caso di istituti di credito tradizionali) come e' possibile fare? E, BTW, questa penso sia anche la situazione in cui si trovano molti altri clienti di banche online. Al momento del passaggio dagli istituti di credito tradizionali cui mi appoggiavo e cui si appoggiava mia moglie, ho fatto una lunga disamina per cercare quale fosse la soluzione migliore (o la meno peggio). Ho scelto ING. Ora la banca mi/ci cambia le le condizioni: credo che l'unica soluzione per me sara' quella di pagare i relativi balzelli se non voglio passare il mio tempo a fare una nuova ricerca, aprire un rapporto con un nuovo istituto di credito che dopo x mesi mi cambiera' le condizioni. Alternativamente posso pensare di aprire 'n' rapporti con 'n' istituti di credito, ciascuno con i propri sistemi di accesso (per il mio lavoro ho gia' un database personale di circa 550 password!) e in cui dovro' ricordare di fare l'operazione'x' con la banca 'y' e l'operazione 'w' con la banca 'z' (almeno fino a che non cambiano le condizioni della banca 'y' e della banca 'z' relativamente a tali operazioni!) Tu come fai? E' il tuo hobby? Non voglio essere ironico: anch'io uso il mio tempo libero per fare cose che ad altri/e potrebbero sembrare cose che fanno solo i "matti"! Grazie in anticipo se potrai/vorrai rispondermi. Penso che potrai cosi' spiegare la tua "filosofia" anche ad altri clienti frequentatori di questo  forum che si trovano nelle mie condizioni. Topoldo ... Mostra altro

Sono cliente piuttosto recente di ING Direct (piu' precisamente dai primi giorni di gennaio 2017) avendo sottoscritto un CCA/CA singolo e uno cointestato con mia moglie. Nell'ultimo estratto conto da poco arrivato NON mi e' stata notifictla l'applicazione di variazioni contrattuali , perlomeno di quelle di cui si discute qui, Mi si fa solo presente che il costo di alcune tipologie di SMS di alert e' di 0,20 (ma non mi tange perche' li ho eliminati con una notifica per email). Ergo debbo assumere che le variazioni contattuali si riferiscono a clienti che hanno stipulato contratti quanto meno prima dell'1/1/ 2017. Ovviamente pur non essendo toccato da questa variazione, sono egualmente preoccupato perche' si instaura un pericoloso precedente e sono del tutto solidale con la gran massa di clienti che invece queste variazioni le subira'. Poteva capitare benissimo anche a me e nel futuro non e' escluso, bensi' propbabile che la "rimodulazione" interessi tutti...!   A margine di cio' mi sorgono spontanee alcune riflessioni: indipendentemente dalla motivazione che anche dopo le precisazioni della moderatrice non mi e' ancora del tutto chiara, risulta evidente che anche tra le banche (quantomeno - ma forse non esclusivamente - quelle online) si sta facendo strada il costume gia' abbondantemente presente fra gli operatori di altri settori di servizio (penso in primis a telefonia fissa e mobile, energia elettrica, gas ecc...) di privilegiare i nuovi clienti rispetto ai vecchi facendo leva sulla loro pigrizia dovuta alla oggettiva  perdita di tempo (oltre che alla necessita' di competenza) che viene richiesta per analizzare e confrontare le diverse offerte presenti sul mercato che variano continuamente. Si aggiunga, poi, nel caso delle banche, l'aggravante, che se si cambia banca spesso e' necessario contestualmente comunicare al datore di lavoro e/o ai clienti nonche' ai fornitori di servizi quali luce, acqua, gas il cambio di IBAN ecc...ecc... Tutto cio' ovviamente porta le persone a valutare se convenga cimentarsi nell'impresa a fronte di pochi euro all'anno di differenza. E cio' le banche (tutte) lo sanno bene ;-) In ogni caso, pur non essendo (al momento) interessato mi rimangono come dicevo poco chiare le motivazioni oltre che alcune cose. In particolare: a) se si usa la V-Pay per acquisti (non per prelievi!) di importo < 40 Euro si e' soggetti a canone? Mi sembra di no. Ho capito bene? b) avendo richiesto ma mai attivato la carta prepagata e la carta di credito associate al conto cointestato nonche' la V-Pay/Carta di debito, per quanto emerso dalla precedente discussione mi sembra sia  convienente disdirle. Corrett? In caso affermativo, essendo nella mia citta' presente una filiale ING se io mi reco cola' con il supporto plastico di CdC e VPay tagliato e relativi moduli di disdetta compliati nonche' con il solo modulo compilato della carta prepagata (in quanto e' virtuale) e' sufficiente? O possono rifiutarsi nel qual caso sono costretto a recarmi in Posta e fare la raccomandata (che mi costa quanto un anno di canone (oltre alla perdita di tempo)?   Topoldo ... Mostra altro