Caro @DanieleCavour, tutto quello che scrivi è già di mia conoscenza, sia per motivi lavorativi e politici che per circostanze personali. Il Pifferaio (io lo chiamo Pinocchietto) è uno spot vivente e spaccia per nuovo il vecchio manco fosse un meschino venditore di auto usate. Non mi pare di aver decantato le Banche italiane né disprezzato ING a 360° ed il tono della tua risposta mi sembra, per questo, decisamente spropositato. Ripeto la mia trafila: cliente dal maggio 2001 di Conto Arancio, beneficiai (in Lire) di interessi lordi fino al 7,3%, oltre a periodiche promozioni riservate ai "clienti storici" che mi permisero di annullare in 4 anni un mutuo da 120 milioni. Ebbi con loro (quando avevano contatti ben più "Direct" di adesso) un profluvio di corrispondenza per lamentarmi di quello che era l'inizio della fase discendente (dei tassi) accomunato da un lento ma costante proliferare di prodotti ed offerte (da Arancio+ al Trading, dal Deposito Arancio al Mutuo ed all'Assicurazione Vita) volti a coinvolgere sempre più i Clienti, sviandoli dall'interessantissima offerta iniziale. Poi, nel 2009, mi vidi rifiutare un (altro) mutuo di soli 100.000 euro (per inciso, già preautorizzato ed a 10 giorni dal rogito) a fronte di una liquidità (con ING) di quasi altrettanto ed un lavoro ministeriale dal 1993, SOLO, perché, per "politiche della Banca" ero monoreddito (circa € 2.500 netti mensili). In più la doppia beffa di sentirmi dire dal sardo agente di Villacidro di rivolgermi ad una Banca tradizionale "che con i miei requisiti non mi avrebbe fatto problemi" e di veder concesso un mutuo per importi simili ad una coppia di conoscenti, entrambi operai presso la stessa azienda privata (e traballante) e con reddito complessivo minore del mio, ma bi-reddito... Il Cliente non può impugnare le politiche aziendali, sempre che abbiano cristallina equità e buonafede, quindi io ed i miei soldi salutammo ING e, in meno di una settimana lavorativa trovai mutuo e Conto Deposito con offerte anche migliori di ING. Per la cronaca, il Deposito in questione è amministrato dal Mediocredito del FVG, Istituto con rating in stile Emirati, e che si fa ancora carico dell'odiosa Imposta di Bollo (visto che in questo lasso temporale mi ha amministrato in totale circa un miliardo di vecchie Lire, sono un forte debito per loro...). Ora, come già scritto, con ING ho solo il CCA in funzione Carta di Credito, tanto per rimanere cliente e tormentarli con la PEC. NULLA toglie che (per sicurezza e, forse, fiscalità) il fondo interbancario olandese sia più affidabile di quello italiano, giusta la tua osservazione sulla leggerezza con cui la politica nostrana vi ha attinto negli anni, MA ritengo che il Sistema Bancario italiano abbia comunque criteri di maggior sicurezza di altri omologhi europei (Spagna, per dirne uno) per il semplice fatto che non si espone troppo con i clienti: al massimo, li raggira.... IN FINE, lo scopo del mio post era principalmente quello di sottolineare la sempre meno cura del Cliente che ING sta offrendo, col combinato di prodotti non più ai vertici dell'offerta ed ai quali, pare da molti commenti, è pure difficile accedere. Il panorama è vasto e da persona abituata alle ricerche di mercato di certo non mi fossilizzo da nessuna parte. Tu, libero di agire a tua coscenza. Saluti
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