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Policy sul coinvolgimento nel commercio di armi

In qualità di aderente alla Campagna di pressione alle “banche armate”, promossa dalle riviste Missione Oggi, Mosaico di pace e Nigrizia, sto cercando informazioni sul coinvolgimento di ING nel commercio di armamenti.

 

Qualcuno sa se l'istituto ha disposto una specifica direttiva (policy) riguardo al settore degli armamenti nucleari, delle mine antipersona e bombe a grappolo, e al settore della produzione e commercializzazione degli armamenti convenzionali e materiali inerenti; se tale direttiva include anche le armi leggere e di piccolo calibro destinate non solo a Enti governativi, Forze armate o di polizia del Paese acquirente ma anche al mercato interno di questi paesi per l’utilizzo da parte di corpi privati di sicurezza e dei civili per l’uso sportivo, l’attività venatoria e per la difesa personale? O chi contattare per saperlo?

 

Vorrei sincerarmi che ING escluda ogni tipo di operazione bancaria inerente la produzione e la commercializzazione di ordigni nucleari, loro componenti e vettori compresi i velivoli predisposti al trasporto, e l’esclusione di tutte le operazioni bancarie che riguardano la produzione e la commercializzazione di mine antipersona e bombe a grappolo. In generale vorrei sapere si ci sono operazioni bancarie che riguardano il

settore dei materiali d’armamento convenzionali destinati a Enti governativi e Forze armate di Paesi esteri, la loro produzione e commercializzazione, compreso il trasporto all’estero, o se ci sono direttive che riportano criteri restrittivi che regolamentano queste operazioni.

 

Grazie

2 RISPOSTE 2

@nakis io penso che ING Bank Italia dove tu intrattieni il conto non abbia una sua policy in materia , se esiste è quella di ING Group con sede in NL Ho dato un'occhiata in rete e non si trova nulla. Forse in Italia solo Banca Etica deve avere una policy specifica al riguardo. Per il resto come dicevano i latini pecunia non olet. Se nessuno di ING interviene per dire diversamente assumilo come probabile. 

Ciao @nakis e @REXLEX,

l'industria della difesa è complessa. Le autorità locali, nazionali e internazionali riconoscono tutte l'importanza dell'applicazione della legge. Per questo, le forze dell’ordine sono dotate di armi, così come lo sono i soldati che partecipano alle missioni di pace per organismi internazionali come le Nazioni Unite. Queste armi sono prodotte da aziende che hanno bisogno di servizi finanziari, proprio come qualsiasi altra azienda. ING cerca di bilanciare la necessità di produrre attrezzature per la difesa con l’obiettivo di non arrecare danno ai civili. Non finanzia armi controverse e controlla attentamente le aziende che richiedono finanziamenti per questo settore. In tutti i casi si aspetta che i clienti rispettino le leggi e gli accordi internazionali che regolano il settore della difesa. Ad esempio, nel caso di finanziamenti commerciali (trasporti) in cui potrebbero essere coinvolte armi, i clienti devono dimostrare di essere in possesso di una licenza di esportazione valida. ING controlla l'origine e la destinazione di tali trasporti.

 

Trovate ulteriori approfondimenti sulla tematica direttamente qui https://www.ing.com/Sustainability/Our-Stance/Defence.htm

 

Buona giornata,

AnnaMaria_ING