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Rata mutuo tasso fisso aumentata

Buonasera io ho un mutuo a tasso fisso rinegoziabile con la surroga ogni 5 anni e quando mi e' scaduto il quinquennio? Proprio quando sono aumentati i tassi esageratamente a luglio 2023 e ora anke avendo un tasso fisso mi ritrovo a pagare 200€ in più al mese!!! C'e' qualche agevolazione x ridurre la rata o si e' costretti a trovare un'altra banca Ke abbia un tasso migliore!!! 

7 RISPOSTE 7

@Michele240919 , purtroppo all'atto della rinegoziazione (5 anni) ti ritrovi il tasso del momento. E' un rischio connesso alla tipologia del mutuo da te scelto.

Non puoi fare molto (inviare un ulteriore proposta di rinegoziaizione difficilmente servirebbe).

Puoi tentare la carta surroga con altro istituto ma comunque ti ritroveresti con tassi molto più alti di quelli prersenti 5 anni fa 

Salve

non puoi fare molto non esiste come risposta.

Anche io faccio parte di coloro che hanno un mutuo a  tasso fisso rinegoziabile ogni 5 anni e che purtroppo il periodo scadeva a fine novembre 2023 proprio il momento in cui il tasso di interesse era al massimo storico così mi sono ritrovato a passare da un tasso del 3,09 a uno del 6,17 con un'aumento mensile di 280,00 euro. Andando a leggere il contratto ho visto che addirittura questa opzione di rinegoziazione è offerta come un vantaggio pert il cliente con un costo in più nelle spese contrattuali di 500 euro. Ebbene io invece la considerto come una vessazione nei confronti dei clienti questo diritto deve essere facoltativo; se le attuali condizioni di mercato sono a me sfavorevoli io non devo essere obbligato ad esercitarlo ma continuo con il vecchio tasso che già era abbastanza remunerativo per la banca. Con la vecchia rata pagavo metà capitale e metà interessi adesso con la nuova rata pago il triplo di interessi del capitale;  ma stiamo scherzando. Mettiamo caso che fra 5 anni la BCE porta il costo  del denaro al 10% e quindi ING mi porta la rata a 2000 euro quanto devo guadagnare è assurdo qua non si tratta che uno ha perso capacità economica qua si tratta che ti mettono nelle condizioni di non poter più pagare neanche se lavori. Ci deve essere un 'organizzazione che difende  i nostri diritti anche la possibilità tutti insieme di scrivere una lettera aperta al Governo per regolamentare questa ingiustizia Intanto farò reclamo prima a ing poi all'arbitrato bancario fino alla Banca d'Italia proprio su questo diritto di rinegoziazione che dovrebbe essere ripeto facoltativo per il  cliente; La banca si para il colpo scrivendo la clausola che se perandamento di mercato il tasso scende sotto zero lei non paga invece il cliente si deve fare sbranare anche se il tasso aumenta del 200%. Non sarebbe la prima volta  che la Banca d'Italia interviene correggendo regole e comportamenti delle Banche scorrette o completamente sfavorevoli nei confronti dei clienti.

Quindi chiedo di tenermi aggiornato se ci sono iniziative corali per noi che abbiamo quedsto serio problema.

Altre cose da fare  è cercare di andarsene da questa banca con una surroga anche se non è facile per diversi motivi.

Scrivere la nostra esperienza negativa su tutti i social al di fuori di questa comunità che è pur sempre a loro vantaggio.

Sul contratto c'è scritto che la Banca in prossimità della scadenza dei 5 anni sul sito ti guida nella scelta dell'opzione fisso o variabile.

In concreto hanno mnesso due righe una con tasso fisso altra con tasso variabile pressovchè identiche nessun riferim ento all'andamento dei tassi magari nell'anno precedente oppure una possibile previsione per il futuro. Ho telefonato 4  o 5 volte e ogni volta mi è stata detta una cosa diversa "che la Banca sostiene i suoi clienti e sicuramente troverà una soluzione" . Poi alla fine ti fanno chiamare (esclusivamente a ora di pranzo) da qualcuno un tantino più esperto che ti dice con il sorriso sulla bocca "che non si può fare nulla".

Ma non è così.

Purtroppo non abbiamo tante scelte .Le banche sono ladri con documenti in regola.Quando vai a chiedere un mutuo fanno dei calcoli e ti dicono che non ti permeti una rata troppo elevata. La rata del mutuo, almeno in linea teorica, non dovrebbe superare il 30% dello stipendio. Facendo un esempio pratico questo significa che, per una famiglia con una busta paga pari a 2.000 euro al mese, la rata non deve superare il terzo del reddito. Quindi non potrà essere superiore a 600 euro al mese. Da un'altra parte i soldi presi in prestito non producono altri soldi quindi sui mutui si dovrebbere apllicare un altro tipo di tassi di  interesse  che sostengono le famiglie che vogliono vivere in una casa e non sotto un ponte. 

@Charlie e @lourursus mi permetto non concordare con la vostra visione: al momento della sottoscrizione del mutuo avreste potuto sottoscrivere un contratto a tasso fisso e non avreste avuto sorprese. Purtroppo se si sceglie, per propria convenienza (leggi un tasso più basso alla sottoscrizione), un tasso fisso rinegoziabile o un tasso variabile si dovrebbe essere coscienti della possibilità che i tassi aumentino, specie considerando l'orizzonte temporale molto lungo. 

Purtroppo spesso la cultura finanziaria dei clienti ha qualche lacuna ma i vantaggi/svantaggi di una forma di mutuo rispetto ad un'altra dovrebbero essere stati illustrati dagli operatori bancari.

"non puoi fare molto" come risposta purtroppo (e me ne dispiaccio) è solo la realtà dei fatti: si è sottoscritto un contratto vincolante e solo il consenso dell'istituto potrebbe cambiare le cose.

Buona serata

@MIRKOSARA  ha scritto:

@Charlie e @lourursus mi permetto non concordare con la vostra visione: al momento della sottoscrizione del mutuo avreste potuto sottoscrivere un contratto a tasso fisso e non avreste avuto sorprese. Purtroppo se si sceglie, per propria convenienza (leggi un tasso più basso alla sottoscrizione), un tasso fisso rinegoziabile o un tasso variabile si dovrebbe essere coscienti della possibilità che i tassi aumentino, specie considerando l'orizzonte temporale molto lungo. 

Purtroppo spesso la cultura finanziaria dei clienti ha qualche lacuna ma i vantaggi/svantaggi di una forma di mutuo rispetto ad un'altra dovrebbero essere stati illustrati dagli operatori bancari.

"non puoi fare molto" come risposta purtroppo (e me ne dispiaccio) è solo la realtà dei fatti: si è sottoscritto un contratto vincolante e solo il consenso dell'istituto potrebbe cambiare le cose.

Buona serata

@MIRKOSARA  ha scritto:

@Charlie e @lourursus mi permetto non concordare con la vostra visione: al momento della sottoscrizione del mutuo avreste potuto sottoscrivere un contratto a tasso fisso e non avreste avuto sorprese. Purtroppo se si sceglie, per propria convenienza (leggi un tasso più basso alla sottoscrizione), un tasso fisso rinegoziabile o un tasso variabile si dovrebbe essere coscienti della possibilità che i tassi aumentino, specie considerando l'orizzonte temporale molto lungo. 

Purtroppo spesso la cultura finanziaria dei clienti ha qualche lacuna ma i vantaggi/svantaggi di una forma di mutuo rispetto ad un'altra dovrebbero essere stati illustrati dagli operatori bancari.

"non puoi fare molto" come risposta purtroppo (e me ne dispiaccio) è solo la realtà dei fatti: si è sottoscritto un contratto vincolante e solo il consenso dell'istituto potrebbe cambiare le cose.

Buona serata

@MIRKOSARA 

Precisiamo che sono d'accordo con Lei quando dice che non si può fare molto, mentre inveece se c'è la volontà della Banca questa situazione di disagio si potrebbe attenuare in tanti modi. Alcune banche rimodulano il mutuo,  altre riducono il loro spread, la rinegoziazione adesso per legge è sempre possibile. Capisco che non è conveniente per la banca ma alla fine "spremere" i propri clienti porta questi ad andarsene oppure ad andare in contenzioso e credo che neanche questo sia conveniente per la Banca.

Non sono d'accordo con lei quando invece dice che la scelta del fisso rinegoziabile sia stata una convenienza prima e poi una sofferenza. Per quanto mi riguarda a suo tempo mi hanno offerto solo questo prodotto con un tasso del 3,07% senza nessuno sconto e non mi avevano specificato che fra 5 cinque anni dovevo per forza optare per il tasso attuale a qualsiasi importo. Arrivati a questo punto lo considero una presa in giro il fisso rinegoziabile meglio il variabile che almeno ti abitua poco alla volta agli aumenti e non passare da un mese all'altro con 300 euro di aumento. Tanto piu che adesso  ho optato di nuovo per il fisso sbagliando perchè come si sente da ogni parte adesso i tassi dovrebbero scendere perchè sono al massimo ma spero che mi facciano riinegoziare nuovamente il mutuo.

Per me la formula del tasso fisso riegoziabile è completamente vessatoria per i clienti e la Banca d'Italia dovrebbe intervenire per regolarne gli effetti dalla parte dei clienti o addirittura eliminarla come opzione nei mutui.

Buona Sera.

Gentile @Charlie, i mutui sono contratti tra due soggetti (anche se spesso con potere contrattuale ben diverso tra loro) ed è molto difficile che qualsiasi entità pubblica possa limitare l'espressa volontà delle parti. Il mio parere è che ci sia invece un problema di "cultura finanziaria" insufficiente: contrarre un mutuo è sempre una scelta importante ed impegnativa che condiziona la vita per molti anni; dovrebbe essere dunque il risultato di una scelta ponderata e responsabile: purtroppo non è sempre così come dimostrano le vostre esperienze negative. Ci sono gli strumenti per informarsi: internet consulenti anche terzi rispetto alle banche e ci sono offerte variegate da parte degli istituti. Non è difficile leggendo le caratteristiche di un mutuo a tasso variabile o fisso rinegoziabile a scadenza comprendere i rischi che si corrono sottoscrivendo tali tipi di finanziamento che, normalmente, hanno una convenienza economica immediata che può essere erosa e addirittura ribaltata negli anni. Ne la circostanza che la banca avrebbe prospettato un'unica soluzione di finanziamento ( t.f. rinegoziabile) è di per sé significativo: ci sono molteplici istituti che offrono il tasso fisso senza particolari problemi. Un minimo di informazione in più probabilmente avrebbe potuto evitare l'attuale situazione, di cui sono comunque dispiaciuto ed è comune ai molti che hanno scelto il variabile a tassi bassissimi e che ora si trovano a pagare rate raddoppiate. Provi a verificare se una surroga possa essere per lei più conveniente. Un cordiale saluto

@Charlie: purtroppo @MIRKOSARA ha ragione.

Secondo me quello che inganna molti utenti è il termine "rinegoziabile" che, in italiano "non burocratese" potrebbe far pensare ad una POSSIBILITA' di rinegoziazione e non ad un vero e proprio "aggiornamento automatico" ai tassi in vigore al momento della scadenza del periodo indicato nel contratto di mutuo. E' altresì vero che il rappresentante della banca avrebbe dovuto essere chiaro nella spiegazione e magari accertarsi che il Cliente avesse capito correttamente quanto spiegato.