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in data 06/11/2022 11:55
in data 06/11/2022 11:55
Talvolta leggiamo di ETF Smart Beta , questi sono una via di mezzo tra i tradizionali ETF che replicano tal quale ( anche se con metodi diversi ) l'indice di riferimento ed i Fondi comuni d'investimento in quanto procedono , di solito trimestralmente , ad una revisione dei parametri d'investimento quindi effettuano una gestione attiva oppure replicano panieri alternativi costruiti in base a criteri di analisi fondamentale o statistica. Si chiamano Beta lettera che indica in finanza un coefficiente che misura il comportamento di un titolo rispetto al mercato di riferimento. Al proposito vi sono formule matematiche che definiscono il Beta di ogni ETF tale , limitiamoci a dire che se il beta è compreso tra 0 e 1 abbiamo un ETF difensivo rispetto al mercato perché "smorza" le oscillazioni del mercato, se invece il beta supera l’unità l'ETF è considerato "aggressivo" in quanto amplifica i movimenti del mercato. Ovviamente questo lavoro di analisi effettuato dall'emittente trimestralmente si paga per cui i costi ( il TER ) degli ETF Smart Beta è più alto di quello degli ETF classici ma meno caro di quello dei Fondi comuni di investimento.
Qualcuno dice mettendo a confronto le performance di ETF classici e Smart Beta , pari indice , che non si rilevano particolari migliori rendimenti di questi tali da giustificare il TER maggiore.
in data 07/11/2022 12:34