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02/07/2023 12:22 - modificato 02/07/2023 12:23
02/07/2023 12:22 - modificato 02/07/2023 12:23
in data 02/07/2023 13:40
in data 02/07/2023 13:40
@alexansBROS no , no ti sbagli di grosso , le grandi cose ( quelle che citi e su cui concordo ) sono preparate dalle piccole cose di tutti i giorni e ovviamente poi sono conseguenza di altre. Alla fine l'indifferenza o la complice accettazione con cui accogliamo qualsiasi cosa che ci propinino i media prepara il terreno ad un domani sempre più distopico.
in data 03/07/2023 20:40
in data 03/07/2023 20:40
@REXLEX , perdonami ma credo che non ci sia alcun imbarbarimento in questa pubblicità. Anzi, molta creatività.
L'imbarbarimento sta nell'aver mercificato tutto, non certo nel dire "senza fare un tasso" giocando in modo arguto con le parole.
Questa pubblicità non migliora e non peggiora nulla in fatto di buono o cattivo gusto. Anzi, la parola tasso con la c è usata correntemente da tutti ormai dalle scuole elementari.
Il vero imbarbarimento è che i bambini che accompagnano i genitori al supermercato ricevano i punti da dare alla propria scuola perché la propria scuola riceva strumentazioni informatiche dal supermercato, e che quei bambini crescano pensando che quel supermercato è buono perché regala i computer alla scuola. Se quei bambini dicessero ai padroni dei supermercati "fatevi i tassi vostri e non permettetevi di usare la scuola per farvi pubblicità " sarebbe semplicemente meraviglioso.
Questo per dirti che il buon gusto è stato superato da tempo e che indignarsi perché viene usata la parola tasso quando accadono cose molto più gravi nel mondo della pubblicità (l'uso delle scuole per fini pubblicitari, ad esempio) mi pare veramente fuori luogo. Oltretutto questa pubblicità, con l'uso creativo che fa del linguaggio, la trovo, anzi, un po' alla Gianni Rodari.
in data 03/07/2023 21:42
in data 03/07/2023 21:42
in data 05/07/2023 21:08
in data 05/07/2023 21:08