Buongiorno a tutti,
la perdita di una persona cara è già un qualcosa di veramente duro da affrontare.
Se a questo ci aggiungiamo quanto sia arduo affrontare la pratica di successione e rientrare in possesso dei propri soldi tutto si amplifica ancora di pù.
Il problema deriva che nel mio caso ci sono meno di due quote di un fondo di investimento che devono essere sbloccate dall'ufficio che si occupa delle successioni e che bloccano completamente il resto della pratica.
Quindi non si può rientrare in possesso dei propri soldi perché su queste poco meno di due quote si continuano a richiedere documenti che non si comprende perché non vengano richiesti prima e non dopo che viene inviata l'intera documentazione seguendo il manuale pubblicato su Internet.
Il risultato di tutto ciò è che telefonando al Call Center non si comprende a che punto è la pratica e che cosa altro manca per sbloccare il resto del patrimonio non riuscendo a spostare poco meno di due quote su un nuovo fondo che è già stato creato così come richiesto.
Oltrettutto nella prima telefonata al Call Center ho parlato con un operatore che non mi ha fornito nessuna delucidazione in quanto non era in grado di vedere lo stato della pratica, non vedeva neanche la seconda Pec che avevo inviato in risposta alla loro richiesta, e mi ha prospettato anche l'invio di una raccomandata, la cosa mi ha lasciato perplesso, considerando che tutta la pratica era stata svolta via posta certificata. Alla fine di quest'ultima indicazione la comunicazione si è improvvisamente interrotta. Guasto telefonico o cos'altro?
Ho richiamato e questa volta ho finalmente trovato una operatrice che è riuscita a vedere lo stato della pratica e mi ha detto che ci vorranno un'altra quindicina di giorni, dal 19 giugno scorso, prima di avere una risposta a quanto da me già inviato il 5 giugno in risposta alla loro Pec del 4 giugno.
Insomma un altro mese di attesa.
Immaginate quindi con quale apprensione si possa aspettare questa risposta che potrebbe evidenziare un altro cavillo burocratico che continuerà a bloccare quanto ancora deve essere liquidato per un tempo indefinito.
Nel frattempo sulla carta di credito continua ad essermi addebitato il canone mensile, non essendo più movimentata, quando pensavo che avendo inviato la successione la stessa sarebbe stata bloccata d'ufficio. Non ho ancora ben capito come si possa effettuare la sospensione di questi ulteriori addebiti che restano una questione di principio visto che l'inefficienza nella gestione della pratica viene alla fine fatta pagare al Cliente.
Quindi sottoscrivere fondi con Ing Direct non fa altro che creare una serie di problemi burocratici in fase di successione che bloccano l'intero patrimonio.
Non riesco a comprendere perché non si riesca a scindere le due posizioni patrimoniali oppure perché sia così complicato questa gestione dei fondi in successioni da parte di ing Direct.
Adesso sono qui ancora ad aspettare non si capisce cosa considerando che con altre Banche la procedura è stata chiusa da qualche mese.
Ing Direct è arrivata buon ultima ed ancora non abbiamo finito
A questo punto mi resta la perplessità su questo tipo di organizzazione e sul fatto che il proprio patrimonio possa restare in ostaggio per poco meno di due quote di un fondo di investimento che oltretutto non viene liquidato ma deve essere spostato su un altro fondo da aprire obbligatoriamente.
E tutta questa vicenda è sicuramente oggetto di riflessione.
E va bene aspettiamo l'evolversi degli eventi.
Questa per il momento è la mia esperienza che certamente non posso valutare positivamente.
