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Intendevi dire: 

Carta di debito in Giappone

Salve, ho una carta di debito mastercard con ING.

1. In Giappone avrò la possibilità di utilizzarla per ritirare contanti agli ATM e per fare pagamenti contactless o, se necessario, inserendola?

2. Leggevo in altri post che in Giappone potrebbe convenire avere la carta di credito ma a che pro se non quello di avere le funzionalità di una carta di credito piuttosto che di debito? 

3. Quali sono i costi per i vari servizi (commissioni di cambio euro-yen, prelievo all'estero, etc...)? 

4. I servizi che potrei usare in Italia sono presenti anche in Giappone e rispettano le stesse tempistiche (bonifico da conto unicredit in Italia, bonifico istantaneo da conto ING in Italia, giroconti istantanei tra conto arancio e conto corrente arancio del mio account, pagamenti su internet, etc...)?

 

Ovviamente suppongo debba attivare la modalità mondo, no? 

8 RISPOSTE 8
Buongiorno @Valerio27, come da te supposto dovrai attivare l'opzione mondo.
Per il resto: dovresti poter ritirare e pagare con la carta di debito. Tuttavia numerose sono le segnalazioni di malfunzionamenti all' estero. Per questo motivo è a mio parere è utile avere la credito da utilizzare ove la debito dovesse crearti problemi (non sarebbe male avere anche una terza carta).
Per le condizioni economiche consulta i fogli informativi allegati all e/c di dicembre: dovrebbero comunque essere 2€ a prelievo e commissione cambio 2% per prelievi e pagamenti. Per carta di credito prelievi 4% cambio come per la debito.
Per le domande di cui al punto 4 la risposta è si
PS. Dalle domande di cui al punto 4 si deduce che operi anche con altra banca: portati le carte emesse anche da questa per precauzione.
PS2 gli sportelli atm potrebbero applicare ulteriori commissioni proprie ( non ing) che saranno eventualmente evidenziate sullo schermo prima del prelievo
Se vuoi rimanere su ing, ti consiglio di portarti anche la prepagata fisica, fattela emettere.
In ogni caso a quanto ne so in jp sono abilitate le Mastercard internazionali agli ATM delle poste.
Per la debit, mi raccomando di attivare opzione mondo con area Asia

@Valerio27 vedo che c'è grande interesse per questo Paese . In effetti quando ci sono stato erano moltissimi gli italiani presenti ( e riconoscibilissimi ).

A dispetto di quanto ti è stato scritto la carta di debito puoi lasciarla a casa e non attivare alcun opzione mondo visto che è inutile. La carta di credito è invece accettata in alcune strutture , citavo alberghi , acquisto biglietti ferroviari , negozi 'moderni'. Ma non in tutte. I giapponesi pagano in contanti , il biglietto standard è la banconota da 1000 yen ed i suoi multipli da 5-10.000 yen. Nel tessuto sociale spicciolo molti esercizi non sono attrezzati per pagamenti con carte.

Avendo letto parecchio prima di partire ( blog , guide , racconti di viaggio ) sono andato in Giappone , dove la sicurezza di beni e persone è massima , con alcune migliaia di euro con cui ho fatto fronte ai pagamenti cambiando gli euro dai cambiavalute che non erano più cari di quanto richiesto dalla cdc per il ritiro contante.

Parlavi di ATM : inesistenti o quanto meno efficacemente celati. Tieni conto che non stavo in un remoto villaggio alle pendici dei monti ma sono stato ad Osaka , Kyoto etc.

I servizi internet a cui ti riferisci funzionano come in qualsiasi parte del mondo dove c'è un'efficiente rete.

Durante il mio soggiorno con un tablet mi collegavo al sito ING e avrei potuto disporre qualsiasi operazione.

ps : la stragrande maggioranza dei giapponesi NON parla inglese. Per turismo affidati al linguaggio internazionale dei gesti e se vuoi essere ritenuto educato non porgere nulla con una mano sola ma con due . Ah...un'ultima cosa : le vie non hanno nomi , inutili le mappe. Buon soggiorno.

 

Grazie a tutti per le risposte. Io in Giappone ci sono già stato per 3 mesi nel 2017 e inoltre sono laureato in lingue orientali. Lo sto studiando da ormai 7 anni e sto andando lì a viverci e a lavorare quindi probabilmente sul conto ING vorrei anche farmi accreditare lo stipendio. Non ho mai lavorato tantissimo e mai all'estero quindi non ho molta esperienza per quanto riguarda conti, etc...

Io pensavo di portarmi molti contanti e di stare sempre con una 50 mila yen in tasca (circa 50 euro). Il resto, insieme alla carta, sotto una tegola del parquet a casa. Ogni tanto ritiro il corrispettivo di 500 euro in contanti ad un ATM al conbini. Le tasse sono accettabili se non si ritira spesso cifre basse. Io starò a Tokyo quindi la maggior parte degli esercenti sarà abilitato a ricevere pagamenti in carta. Nonostante tutto io eviterei direttamente. Pure che la debito potrebbe non funzionare a volte io pago in contanti e risolvo il problema così. Un ATM abilitato con ING lo troverò sicuramente e lì andrò sempre. 

Anche in Giappone c'è la microcriminalità. Io all'epoca sono stato approcciato più volte (stavo studiando in una scuola privata) ma ho sempre capito ed evitato. 

Eclatante quella volta in cui un vecchietto mi ha fermato in un negozio manga con un altro studente spagnolo. Ho anche un paio di foto con questo tizio, potrei chiedere su internet se è conosciuto nel circuito ahah

Si è dimostrato disposto ad aiutarci ad aprire un contratto telefonico e a farci fare pratica con i commessi chiedendo dei trasformatori in un negozio di informatica. Poi ci ha portato in un McDonald's e ci ha invitato a bere. Io sapevo che spesso invitano stranieri in pub dove poi ti portano conti esorbitanti e se non hai i soldi ti accompagnano agli ATM e ti costringono a ritirare quindi ho costretto pure lo spagnolo ad andarsene perchè quello non capiva ahah

Un'altra volta davanti un pub mi hanno pregato di entrare in un negozio chichissimo e mi hanno seguito per buoni 500 metri. In quel caso ho pensato direttamente fosse la Yakuza da come erano vestiti. Sono entrato varie volte nei Pachinko e li ho riconosciuti. 

Stavo anche pensando di farmi arrivare a casa qui a Roma una prepagata giapponese su cui mettere altri soldi. 

@Valerio27 personalmente in 17 gg di soggiorno non ho colto nulla di problematico. L'ho considerato un altro mondo interessante per la sua diversità . Ne ho apprezzato il senso estico e di rapporto con la natura. Non c'è invece paragone con il patrimonio storico artistico europeo. I templi spesso erano spesso ricostruzioni perché andati a fuoco e all'interno non vi era nulla. Caro per certe cose ma non per altre. Ti auguro buona permanenza.

Ciao @Valerio27,

del tuo lungo commento ho colto questo passaggio: <<sto andando lì a viverci e a lavorare quindi probabilmente sul conto ING vorrei anche farmi accreditare lo stipendio>>

 

Qualora là portassi anche la residenza, AIRE o non AIRE, probabilmente ING ti costringerà a chiudere i Rapporti in essere (sempre che tu, nel frattempo, non incorra nelle periodiche "purghe"), senza contare che per certe cose (leggi Carte) abitare a mezza circonferenza terrestre da dove le si riceverebbero potrebbe essere poco pratico...

Per il momento si tratta di un paio d'anni poi, eventualmente, dovrei decidere. Nell'immediato ci sarebbero problemi se volessi farmi accreditare lo stipendio?

@Valerio27,

fermo restando il concetto "purghe" & "chiusura d'ufficio per mancanza di requisiti", lo stipendio ti perverrebbe come bonifico estero EXTRA SEPA, con le relative tempistiche, e non identificabile meccanicamente da ING come "emolumenti", quindi con impossibilità di accedere ai relativi benefici (canone gratuito per Corrente e Credito, requisito per concessione/innalzamento Fido, ecc.)

 

Dato che in Giappone un "maneggione" ce le hai (Smiley Lingua), valuta un'apertura di Corrente in loco: due anni non sono un viaggio, né di lavoro, né di piacere per noi Umani, a parte le possibili rimostranze del Datorie di lavoro