PERFETTO! Carissimi @finder in primis et Amico @Gabriele, la tua valutazione è giusta. Siamo alle solite, ove un Cliente vorrebbe la Banca a sua propria 'immagine e simiglianza' (ma questa è una altra storia...) Un bonifico anche se ricorrente, NON ha nulla a che vedere con le 'bollette', con lo 'stipendio' e con un 'mutuo' ovvero con contratti accesi di propra iniziativa ed a proprio carico, e con gli emolumenti, se occupati, in quanto disciplinati da un proprio rapporto di lavoro, stabilito ex Lege dal lavoratore con il Datore di lavoro. Nel caso in oggetto, poi, la lamentela e/o quesito in atto, sorge neppure da parte dell'ordinante del bonifico che non ha cambiato alcuna Banca, ma dal beneficiario del medesimo, ergo un terzo che sua sponte varia il suo 'riferimento' Bancario (che non contempla un automatismo di trasferimento di una entrata generica a suo beneficio, e non certo di contratti di spesa accesi a suo carico e/o emolumenti che vanno comunque notificati e/o confermati nel cambio IBAN al datore di lavoro onde evitare discrepanze, (dato che non in tutti i casi si ha un automatismo), ma originata peraltro privatamente e spontaneamente, da altro individuo e non Ente od altro, in altro Istituto. La questio quindi, non ha alcuna motivazione plausibile. Concludo facendo un esempio classico: abbiamo un beneficiario o ordinante che manda soldini, come un Genitore che invia denaro al figlio che studia /lavora o altro, in Città diversa dalla residenza, ma anche stesso luogo la cosa non cambia. Se il beneficiato cambia Banca, (potrà portarsi 'dietro', se contemplato, eventuali bollettaggi ecc., accesi a proprio carico/favore) ma dovrà avvertire il Genitore che a sua volta andrà in Banca per variare l'iban del figlio cui inviare il bonifico. Con i miei migliori saluti.
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