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giovedì
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Premetto che nessuno, a parte Amazon, le utenze elettriche e quella telefonica ai quali ho dato il consenso per l'inacasso, conoscono i miei dati di conto, inoltre online io pago solo tramite Paypal. Detto ciò è chiaro che a livello locale pagando solo con carta di credito o in contanti, nessuno può conoscere i miei dati di conto. E' innegabile che le mele marce esistono sempre è ovunque in qualsiasi campo. Sul fatto che: "un dipendente non chiamerebbe un correntista con pochi spiccioli sul conto (lo verificherebbe prima di chiamare non nel corso della telefonata)". Bisogna entrale nelle dinamiche di contatto le quali sono paragonate a quelle di call center che gli permettono di contattare più persone possibili, evitando quindi di perdere tempo con chi non risponde e ottimizzare i tempi oltre al fatto che per portare in porto il raggiro, ovvero farti fare un bonifico, devono conoscere il soldo in quel momento e entrare sul conto per predisporlo per fartelo autorizzare. Ho ipotizzato possa essere un dipendente o qualcuno che abbia libero accesso ai conti correnti solo per il fatto che ho ricevuto 5 chiamate dello stesso tipo, tutte concluse perchè hanno riagganciato in circa un minuto (a mio avviso il tempo necessario per visualizzare il saldo). Sapresti darmi una spiegazione differente per la quale tutti riagganciano pur essendo assecondati dalle mie risposte e quindi disponibile? Io sono sempre dell'idea che conoscono il mio saldo. Altra domanda: chi può conoscere il mio saldo oltre a quelli che io ho ipotizzato?
giovedì
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- mi spieghi perchè, se mai fosse un dipendente Ing a chiamarti , non avrebbe fatto un controllo preventivo del saldo prima di provare la truffa su di te? Avrebbe già in partenza tutti i tuoi dati e non si scomoderebbe a chiamarti per pochi spiccioli: verificherebbe il saldo prima di chiamarti.
Ciò che sostieni non sembra logico
Ci possono essere varie spiegazioni per la caduta di linea tra cui l'instabilità dei programmi con i quali chiamano
giovedì
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Si certo la caduta di linea di cinque chiamate in giorni diversi tutte dallo stesso numero e tutte dopo circa un minuto ha una probabilità elevatissimache si verifichi, paragonabile al 6 del superenalotto. Non consideranda che la caduta di linea si verifica solo con le loro chiamate.
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Un controllo preventivo del saldo prima di provare la truffa richiede tempo e un controllo manuale dei numeri già chiamati, si tratta di tentativi ri raggiro a largo campo che coinvolvono molti conti correnti. Ottimizzare i tempi è fondamentale perchè non si tratta di una chiamata al giorno ma ci centinaia. E' più conveniente in termini di tempo chiamare un numero e se quasto risponde visualizzare il saldo e procedere con il raggiro. Si perderebbe molto più tempo a controllare i conti correnti e poi chiamare l'intestatario che potrebbe anche non rispondere, perdendo tempo prezioso. Il tempo è denaro specie in questi casi.
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Ciao a tutti,
ING adotta tutte le misure necessarie per proteggere la sicurezza dei dati e delle transazioni dei propri clienti.
L’aver subito un tentativo di phishing non indica che la Banca abbia subito una violazione dei dati personali sui propri sistemi.
Per saperne di più e per avere tutte le indicazioni e i suggerimenti utili a difendersi dalle frodi rinnovo l’invito a consultare la guida Smaschera le frodi! pubblicata all’interno della sezione “Come fare per” di Community Arancio.
Buona serata
Maurizio_ING
giovedì
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Buonasera,
io non ho mai parlato di fuga di dati dai sistemi ING, ho fatto riferimanto a un possibile interessamento di qualche dipendente della stessa banca o di qualcuno che può utilizzare i sistemi informatici di ING, non al fine di trafugare dati ma proprio allo scopo di mettere in atto azioni fraudolente. Questa non vuole essere un'accusa ai dipendenti di ING, ma un invito a ING affinchè svolga delle indagini interne in tal senso, in quanto è una ipotesi possibile, alla luce della mia personale esperienza, già descritta. In particolare al fatto che per 5 volte sono stato contattato e tutte le volte il mio interlocutore ha riagganciato, dopo circa un minuto senza alcun motivo. Non riuscendo a spiegarmi questo comportamento in altro modo se non perchè il chiamante avesse appreso in quel momento il saldo del mio conto, ovvero pochi euro, il che rendeva inutile il prosieguo della telefonata.
sabato
sabato
Truffato il 6 maggio con tecnica Call id spoofing (che a posteriore ho scoperto di cosa si trattasse), stranamente capita ai clienti di ING, forse perchè qualcuno ha accesso ai dati bancar? difficle da dimostrare ma sorge il dubbio. Chi mi ha mando il SMS sapeva che ero un cliente ING perchè mi capita di ricevere mail a "tentativi" da parte di sedicenti istituti di credito con i quali non ho nulla a che fare ma mai SMS.
Poi riguardo i sistemi di sicurezza, il servizio antifrode mi deve spiegare come mai nel 2024 è possibile installare l'app di ING in un dispositivo senza certificare il numero di telefono, spiegatemi come sia possibile effettuare delle operazioni solamente tramite token (che si imposta sempre dalla app) in assenza un secondo fattore di autorizzazione (ad esempio OPT inviato sul cellulare, come fanno tante banche).
Di tutti i conti bancari che ho avuto ING è sempre e solo l'unico sul quale sono stato truffato.
Semper riguardo i sistemi di sicurezza: mi spieghi l'ufficio antifrode come sia possibile, registrare due accessi insoliti a distanza di pochi minuti, cambiore il token dopo due minuti, effettuare circa 15 operazione a raffica utilizzando carta di credito e di debito, alcune autorizzare, altre no (sulla base di cosa) e non aver il minimo dubbio chelutenza sia stata manomessa?
Mastercard, Nexi e ING, mai più
sabato
sabato
ING non fa tutto quello che può, se evesse implementato un sistema di autenticazione a due fattori, non mi avrebbero truffato
sabato - ultima modifica sabato
sabato - ultima modifica sabato
@benjo77 ha scritto:
ING non fa tutto quello che può, se evesse implementato un sistema di autenticazione a due fattori, non mi avrebbero truffato
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Scusami se mi permetto di contestare questa affermazione, ma tutte le banche, anche per normativa europea sono tenute ad assicurare l'autenticazione a due fattori e ING non fa eccezione alla regola.
Primo fattore di autenticazione sono i dati solo a conoscenza del cliente: cod. cliente, dati anagrafici, PIN (3 cifre random)/ secondo fattore (non a conoscenza dell'utente) smsOtp o Token mediante app su singolo smartphone.
Il problema è che i frodatori on-line sono (a volte) - con elaborate techiche di phishing - in grado di aggirare questi 2 fattori.
Oggi come oggi è facilissimo far comparire numeri di telefono di altri e spacciarsi quindi magari proprio per gli Uffici antifrodi degli istituti finanziari che spingono ad effettuare delle operazioni proprio facendo leva sul timore che il proprio account sia stato violato.
Regola di difesa assoluta: mantenere la calma non clickare o tappare su link mandati appositamente per carpire tutti i dati dell'utente!
Riagganciare e chiamare noi il call center della banca per avere maggiori informazioni.
A beneficio della Community invito alla lettura di questo articolo
Considero, infine, questa risposta quale contributo alla mia chiamata in causa di @MIRKOSARA sull'argomento, anche se nel primo caso si era ipotizzato un coinvolgimento di dipendenti della banca che potevano verificare il saldo del conto.
Ipotesi assolutamente da verificare e da dimostrare.