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in data 26/10/2020 10:20
in data 26/10/2020 10:20
in data 26/10/2020 10:31
in data 26/10/2020 10:31
@Arya19, da Rete si evince ciò:
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In generale, in caso di conto corrente cointestato il creditore può pignorare il 50% (ossia la metà) delle somme depositate in banca o alle poste. (...) le eccedenze, le disponibilità che sono oltre il valore del pignoramento, invece, possono essere liberamente utilizzate da entrambi i correntisti.
Allo stesso modo, ogni somma che dovesse essere accreditata sul conto cointestato dopo il pignoramento (per es. il pagamento da parte di un cliente) verrebbe “bloccata” nella misura massima del 50%.
In sostanza la metà di tutto ciò che si trova sul conto cointestato viene assoggettata al pignoramento, ma solo entro i limiti dello stesso.
Infatti il criterio cardine è dato dal valore del credito, su cui si basa il valore del pignoramento (che può arrivare fino al valore del credito aumentato della metà) oltre il quale il creditore non ha alcun diritto.
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in data 26/10/2020 10:36
in data 26/10/2020 10:36
26/10/2020 10:42 - modificato 26/10/2020 10:43
26/10/2020 10:42 - modificato 26/10/2020 10:43
Giroconto, bonifico, prelievo... oppure lasci in giacenza.
Personalmente bonificherei su un altro C/C solo mio il 50% di tutta la giacenza (o quanto realmente di mia competenza) ed indicherei quell'IBAN come destinatario delle mie entrate, almeno fino al termine del pignoramento.
in data 26/10/2020 10:57
in data 26/10/2020 10:57
in data 26/10/2020 11:02
in data 26/10/2020 11:02
che io sappia e per quanto trascritto prima, il pignoramento del C/C cointestato può arrivare al 50%.
Seguendo il tuo esempio, quegli 80 euro dovrebbero essere disponibili.