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07/02/2022 15:07 - modificato 07/02/2022 15:27
07/02/2022 15:07 - modificato 07/02/2022 15:27
Per coloro che fossero interessati informo che un aumento dei tassi avrebbe vari effetti "bancari" e no quali:
- aumento delle rate di mutuo a tasso variabile;
- possibile incremento dei rendimenti dei conti deposito, dei titoli di stato e dei titoli obbligazionari in genere
- prestiti più costosi
- tentativo di contenimento dell'inflazione anche attraverso riduzione della "domanda" (diminuiscono i prestiti in quanto più onerosi e dunque la propensione dei consumatori a spendere); conseguente rallentamento dell'economia;
- riduzione degli investimenti da parte delle imprese
- aumento degli oneri derivanti da debito pubblico con possibile ricorso a tassazione aggiuntiva o a riduzione delle spese (welfare ad esempio);
in data 07/02/2022 15:26
in data 07/02/2022 15:26
Caro @MIRKOSARA, ti ringrazio del tuo contributo.
Personalmente sono scettico sull'opportunità di un rialzo dei tassi in questo frangente storico-sociale.
Mi sono recentemente espresso sul piano che attuerò in caso la rata dovesse aumentare di più del 20% (ma ho un "bonus virtuale" di circa 9.000 euro), ma sono altrettanto scettico che dal "menozerocinquantaevarie" si possa rapidamente tornare in positivo.
Per taluni redditi (leggi persone/famiglie) ancora influenzati dal predetto periodo potrebbe rappresentare un vero e proprio tracollo ed il pensiero che ciò non mi tanga non mi fa minimamente più felice.
Ho una buona impressione di Madame Lagarde ma immagino pure che ci siano situazioni non conoscibili a tutti che spingano a ciò di cui hai parlato.
Infine, è vero che vi sarebbe un automatismo sull'adeguamento dei Mutui a T.V. e dei Prestiti, mentre su quello sulla remunerazione dei Conti non è situazione così scontata...
in data 07/02/2022 15:40
in data 07/02/2022 15:40
Ciao @Gabriele, c'è l'inflazione da tenere sotto controllo e poi in qualche modo si seguono le politiche della Fed anche se la situazione economica Europea è comunque differente.
E' chiaro che non vedremo nel breve effetti catastrofici sui mutui (anche se prospetticamente i tassi aumenteranno) ma anche lo 0, inciderà pesantemente sugli interessi del debito pubblico con possibili conseguenze nefaste su tassazione e walfere e ripresa
07/02/2022 19:28 - modificato 07/02/2022 19:30
07/02/2022 19:28 - modificato 07/02/2022 19:30
@MIRKOSARA, ipsa dixit...
(ANSA) - BRUXELLES, 07 FEB - "Negli ultimi vent'anni la Bce ha assicurato la stabilità dei prezzi, con un tasso di inflazione medio dell'1,7 per cento dall'inizio del 1999.
Siamo determinati a continuare a farlo".
Lo dice la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, nel corso di un'audizione alla commissione per gli Affari economici del Parlamento europeo. "Rispetto alle nostre aspettative in dicembre i rischi sulle prospettive inflazionistiche aumentano".
Secondo gli indicatori di lungo periodo "l'inflazione tornerà al 2% entro il 2023 e dovrebbe restare attorno a questa quota successivamente", afferma Lagarde